Abbiamo incontrato alcuni dei titolari delle borse di studio ed hanno tutti caratteristiche molto speciali.
Daniele De Grandis ha vinto la borsa di studio per quattro anni consecutivi, tradizione di famiglia confermata anche dalla sorella Veronica che raggiunge, con l’assegnazione dello scorso anno, lo stesso risultato e il padre Renzo, magazziniere di reparto e carrellista per UP2 Condensatori, non può che esserne orgoglioso.Daniele decide di fermarsi alla maturità per dedicarsi alla pasticceria, e i suoi premi li conserva per le sue passioni: i viaggi, i giochi elettronici di wrestling e soprattutto l’abbonamento allo stadio di Busto Arsizio per seguire la sua adorata Pro Patria, di cui è primo tifoso e che sogna di vedere in Champions League. Gli mancheranno i festeggiamenti alla festa di Natale che lo rendevano particolarmente felice. Mancherà anche a noi.
Livia Mainieri, figlia di Giorgio, responsabile marketing TGD, ha vinto per la prima volta la sua borsa di studio l’anno scorso, alla fine della 5° ginnasio, e con la sua media mantenuta sopra l’8, mira ad aggiudicarsela anche quest’anno. Ama la cultura dei popoli, soprattutto quella greca, e per l’università si vede impegnata negli studi antropologici. Interessata a luoghi ricchi di storia prevede di utilizzare il suo premio l’anno prossimo per un viaggio di studio a Vienna o Praga. “Certamente”, dice, “è una bellissima iniziativa questa, soprattutto perché mi ha spronato a studiare di più per raggiungere i prerequisiti richiesti”.
Punto di vista che condivide anche Rosa Comaschi, figlia di Marco, aiuto conduzione impianti di TGD, che ha compreso quanto sia importante studiare. “Sul palco ero imbarazzata”, ammette Rosa che ha appena finito il quinquennio di Operatore Turistico e si è iscritta al primo anno di Giurisprudenza. “Non pensavo neanche di vincere ma mi ha dato tanta soddisfazione. Penso che sia una grande opportunità per i giovani che si possono pagare gli studi, e la cena tutti insieme è stato un momento molto bello”. Il suo premio per adesso è stato messo da parte in attesa di progetti futuri.
